I valori nutrizionali del salmone

Pubblicato il 10 marzo 2015 | Categoria: Featured, Valori nutrizionali, Valori nutrizionali del pesce

Il salmone atlantico è uno dei pesci più conosciuti al mondo: infatti, è incluso nell’alimentazione dell’uomo da oltre 2000 anni.

Quali sono i valori nutrizionali del salmone?

È considerato un ottimo alimento poiché è ricco di proteine, grassi polinsaturi, fosforo, selenio e diverse vitamine:

Recenti studi hanno dimostrato che il salmone contiene delle piccole molecole chiamate peptidi bioattivi, cioè dei composti proteici limitati a pochi amminoacidi che, oltre a svolgere un’azione nutrizionale, svolgono un’attività biologica sull’organismo: possono fornire un particolare supporto alla cartilagine articolare e possono controllare le infiammazioni del tratto digestivo. Nelle ultime ricerche è stato studiato in particolare modo un peptide bioattivo, la calcitonina (SCT), che viene prodotta dal corpo umano dalle cellule parafollicolari della tiroide.

Quali sono le proprietà del salmone?

Il salmone presenta un bassissimo contenuto di sodio e presenta diversi grassi omega-3. Circa la metà dei grassi omega-3 presenti nel salmone è fornito sotto forma di acido eicosapentaenoico (EPA) e un’altra parte leggermente inferiore è fornita come acido docosaesaenoico (DHA). L’acido eicosapentaenoico (EPA) si trova in alimenti come il pesce oppure nel latte materno e, secondo alcune ricerche, ha degli effetti positivi su malattie come la schizofrenia, e la depressione. L’acido docosaesaenoico è presente nei pesci oceanici di acque fredde. Le quantità presente nel salmone di questi due acidi è elevata rispetto agli altri cibi che si consumano solitamente.

I benefici degli acidi grassi omega-3 sono stati ampiamente studiati e, in generale, riguardano il miglioramento delle seguenti funzioni:

  1. il controllo di tutti i processi infiammatori del corpo
  2. la funzione delle cellule
  3. la funzione cerebrale
  4. il trasferimento delle informazioni fra le cellule e il corpo

Benefici cardiovascolari

Il consumo di pesce ricco di omega-3, proprio come il salmone, è associato a un ridotto rischio dei problemi cardiovascolari tra cui:

  • l’ ictus
  • le aritmie cardiache
  • l’ infarto
  • la pressione alta.

Negli studi effettuati, la porzione di pesce è di circa 6 grammi ed è consigliato mangiare pesce circa 2 o 3 volte alla settimana.

Umore

Molti ricercatori ritengono che l’assunzione del DHA è molto importante per il cervello, poiché aiuta l’umore e diminuisce il rischi di problemi cerebrali. L’omega-3 è associato ad un rischio minore di patologie come la depressione, di ostilità negli adolescenti e diminuzione del rischio di declino cognitivo nelle persone anziane.

La dottoressa Maria Papavasileiou, nutrizionista, ricorda che: “Parlando della depressione, è una patologia psichica che può essere collegata ad un’alimentazione inadeguata come si è dimostrato in tanti studi. La depressione è collegata alla carenza di alcune vitamine, soprattutto quelle del gruppo B che svolgono un ruolo importantissimo per il nostro sistema nervoso e nella produzione della serotonina. Gli studi hanno dimostrato che le persone depresse di solito hanno livelli bassi di vitamina B3, B6 e in seguito livelli bassi di serotonina. Un’alimentazione adeguata può risolvere sia i problemi di sovrappeso che quelli di depressione. Purtroppo tante persone che soffrono di questo disturbo seguono una cura di soli farmaci che spesso non hanno nessun effetto, non riescono a curare la depressione (al massimo la fanno addormentare creando una dipendenza) ed essendo farmaci, oltre ad avvelenare il nostro corpo e soprattutto il fegato, hanno moltissimi effetti collaterali. Non serve seguire un’alimentazione rigida per dimagrire ma un’alimentazione equilibrata e a base vegetale. Quello che mangiamo influenza il nostro umore e la nostra salute mentale. Di sicuro gli alimenti che migliorano il nostro umore sono quelli di origine vegetale secondo gli studi condotti e di solito”.

Articolazioni

Un particolare beneficio apportato dall’omega-3 riguarda le articolazioni: la ricerca ha dimostrato che l’ EPA del pesce può essere convertito dal corpo umano in tre tipi di composti strettamente correlati che lavorano contro le infiammazioni, ovvero le prostaglandine, i trombossani e le resolvine.

Occhi e vista

L’omega-3 è stato anche associato a un rischio minore di presenza di problemi oculari, ovvero la degenerazione maculare e l’occhio secco cronico. Per ridurre la secchezza dell’occhio è consigliato mangiare pesce dalle 2 alle 4 volte alla settimana. Per quanto riguarda la degenerazione maculare, invece, 2 porzioni settimanali di pesce possono diminuire in modo significativo il disturbo.

Cancro

Mangiare il pesce che contiene un alto livello di omega-3, come il salmone, riduce il rischio di diversi tipi di cancro, fra i quali:

  1. cancro del colon-retto
  2. cancro alla prostata
  3. cancro al seno

Diversi studi effettuati recentemente hanno dimostrato che il salmone contiene delle piccole molecole proteiche bioattive che possono fornire un supporto speciale per la cartilagine delle articolazioni, sull’insulina e sulle infiammazioni che colpiscono il tratto digestivo. In particolare, è stato effettuato uno studio sul salmone ed il trattamento della colite ulcerosa. Un particolare bioattivo peptide chiamato calcitonina è stato studiato in modo specifico. La calcitonina è naturalmente prodotta dal corpo umano attraverso un processo svolto dalla ghiandola tiroide ed è fondamentale per aiutare a regolare e stabilizzare l’equilibrio di collagene, di minerali nelle ossa ed il tessuto circostante.

L’ormone calcitonina, inoltre, svolge le sue funzioni anche a livello renale, stimolando l’eliminazione tubulare di calcio.

Il salmone è venduto in diversi formati: è disponibile sul mercato sia come bistecca oppure è possibile acquistare il filetto. Può essere reperito in scatola, essiccato, affumicato oppure surgelato. È consigliato, se possibile, acquistare il salmone fresco.

 

Leave a Reply

XHTML: You can use these tags: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>