Zuppa di verza e castagne

Pubblicato il 17 febbraio 2014 | Categoria: Le ricette vegetariane, Ricette

Con il passare degli anni  sono sempre di più le persone nel mondo che decidono di adottare uno stile di vita alimentare privo di carne. L’ultimo rapporto stilato dall’Eurispes, (l’istituto che opera nel campo della ricerca politica, economica, sociale e della formazione), ha mostrato che attualmente il 7,1% della popolazione italiana è vegetariana e che di questi lo 0,6% è vegana.

Queste percentuali sono in costante crescita e, infatti, mentre lo scorso anno i vegetariani in Italia erano solo 3 milioni e 720 mila, ad oggi se ne contano ben 4 milioni e 200 mila. A portare le persone a scegliere questo stile di vita sono svariati motivi: dalla salute, alla salvaguardia dell’ambiente, ad un forte senso di etica nei confronti degli animali. Un terzo della popolazione vegetariana dichiara di aver fatto questa scelta per rispettare gli animali; di queste persone la maggior parte sono donne. Un quarto di questi 4 milioni e 200 mila, invece, ha scelto questo stile di vita alimentare in quanto ritenuto più salutare; mentre il 9% afferma di voler tutelare l’ambiente. Da non sottovalutare, a livello mondiale, però, è anche il fattore religione; in India, per esempio, la maggior parte dei vegetariani e vegani sono stati condotti a questa scelta dalle proprie credenze.

Come riuscire ad avere una dieta varia e gustosa anche da vegetariani?

Sono tanti i piatti nutrienti, gustosi e originali, che possono essere consumati anche da vegetariani  o vegani; uno di questi  è la zuppa di verza con castagne.

Perché mangiare verza fa bene?

Iniziamo col dire che quando si acquista la verza bisogna fare attenzione al cespo, in quanto è soggetto a marciumi causati dai parassiti e dai funghi. L’alimento, per essere ritenuto fresco deve essere di un verde vivo, le foglie devono essere integre e consistenti e alla base deve presentarsi sodo.

Quest’ortaggio ha origini nel Mediterraneo e veniva già utilizzato nell’antica Roma, precisamente prima dei banchetti, in quanto favorisce l’assorbimento dell’alcool da parte dell’organismo. La verza, o anche cavolo verza, è un alimento con poche calorie (30 kcal ogni 100 grammi) e, quindi, adatto alle diete ipocaloriche. È ricca di sali minerali come il potassio, lo zolfo (a cui è dovuto il suo particolare odore emanato durante la cottura), il calcio, il fosforo e il ferro; tutte sostanze fondamentali  per l’idratazione cutanea e la costituzione dei tessuti e delle cellule. Questo ortaggio, inoltre, contiene la vitamina C, che favorisce il funzionamento del sistema immunitario; la vitamina A, che favorisce il mantenimento della pelle sana e aiuta la vista; e la vitamina K, molto importante per la coagulazione del sangue.

La vitamina K è contenuta anche in altri alimenti e “i principali sono verze, broccoli, cavoli, cavoletti, cavolo cappuccio, spinaci, radicchio, cime di rapa, asparagi, piselli, lenticchie, semi di soia, altra insalata verde, pomodoro, finocchi, avocado, senape; la cottura del pomodoro e del finocchio riduce i livelli di vitamina K”. A dirlo è Amelia La Malfa, nutrizionista di Firenze. Secondo dei recenti studi condotti dalla comunità scientifica internazionale, la verza esercita un’elevata azione protettiva contro i tumori, grazie agli isotiocianati, i fitoestrogeni e le sostanze antiossidanti, ovvero, indoli, polifenoli, carotenoidi e sulforafano.

Quest’ultimo risulta efficace soprattutto nella prevenzione dei tumori dell’apparato digerente, in quanto è in grado di inibire la crescita delle cellule cancerose. Questa sostanza, inoltre, si è rivelata utile anche per le persone che soffrono di diabete, in quanto contribuisce a riparare i danni provocati all’apparato cardiovascolare provocati dall’iperglicemia. Anche i fitoestrogeni aiutano a prevenire l’insorgere dei tumori, ma di quelli collegati all’attività ormonale, ovvero cancro alla prostata e alla mammella.

Gli isotiocianati, invece, sono efficaci nel contrastare la degenerazione del DNA, soprattutto a livello di polmoni e bronchi. È importante anche sapere che l’acqua di cottura della verza, essendo ricca di zolfo, è efficace per detergere la pelle e viene utilizzata per la cura di infiammazioni ed eczemi; il decotto, invece, viene utilizzato per curare l’asma e la bronchite.

Perché mangiare castagne fa bene?

Al contrario di quello che la maggior parte delle persone a dieta può credere, un consumo regolare di frutta secca non solo combatte il diabete, ma favorisce anche il mantenimento della linea. Il segreto di questo beneficio è dovuto, molto probabilmente, all’alta presenza di grassi insaturi e alle proteine, che inducendo il senso di sazietà portano a mangiare di meno. La castagna è costituita al 50% di acqua ed è un alimento molto nutritivo, in quanto ricco di carboidrati. Il sapore dolce di questo frutto è dovuto alla presenza dell’amido, il quale durante la cottura si trasforma in zuccheri semplici, fornendogli, così, il sapore conosciuto (per questo è controindicata per chi soffre di diabete).

La castagna contiene sali minerali, ovvero: il potassio, molto utile per i muscoli; calcio, ferro, fosforo, utile per la formazione del tessuto nervoso;  e il sodio, che è un coadiuvante per la digestione. Inoltre, ha anche un discreto contenuto di grassi e proteine e di vitamine, ovvero: A, B1, B2, B3, B5, B6, B9, B12, C e D. Grazie all’elevato apporto calorico, questo frutto è particolarmente indicato per chi soffre di anemia, debilitazione e avitaminosi; il suo infuso e il suo decotto, inoltre, sono ricchi di tannini e, dunque, molto utili in caso di diarrea e in caso di bronchite. Infine, l’infuso di foglie di castagno è un rimedio utilizzato contro l’infiammazione di gola e bocca grazie alla sua azione asettica.

Ricetta zuppa di verza e castagne

Ingredienti:

  • 1 kg verza (circa una media)
  • 200 grammi di castagne secche
  • fette di pane
  • 4 foglie di alloro
  • 2 spicchi di aglio
  • olio q.b.
  • sale q.b.
  • pepe q.b.
  • peperoncino (facoltativo)

Preparazione:

Innanzitutto, bisogna lasciare le castagna, sbucciate, a mollo per 12 ore. Passato questo lasso di tempo, metterle in una pentola con dell’acqua e dell’alloro e lasciar cuocere il tutto per circa 1 ora. Intanto, prendere un’altra pentola, o anche una padella capiente, dove mettere l’olio e gli spicchi d’aglio; una volta rosolato leggermente l’aglio, aggiungere la verza, precedentemente tagliata a tocchetti, e dell’acqua, per favorire la cottura.

Lasciar stufare la verza, a cui avremo aggiunto sale e pepe, a fiamma moderata per circa 20 minuti e poi toglierla dal fuoco. Scolare le castagne e unirle alla verza, andando ad aggiungere una spolverata di peperoncino, una spolverata di pepe e un po’ di acqua, per evitare che il piatto si asciughi troppo.

Aggiungere alla pietanza del pane tostato, dell’olio crudo, una foglia di alloro e, volendo, anche del formaggio grattugiato. È possibile servire il piatto anche in un’altra versione, ovvero passandolo; in questo caso è consigliato aggiungere il pane tostato a tocchetti, ovvero sotto forma di crostini di pane. Si può, inoltre, aggiungere un ingrediente alla ricetta, ovvero la patata; basta sbucciare l’ortaggio e tagliarlo a tocchetti, per poi farlo cuocere insieme alla verza, dopo averlo fatto rosolare in pentola insieme all’aglio.

Questa pietanza non è indicata solo per una dieta vegetariana, ma anche per una dieta vegana, in quanto non contiene nessun alimento di origine animale. Anche il formaggio grattugiato può essere sostituito da quello vegano, composto da un trito di lievito, mandorle e sesamo.

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