La dieta giusta per il tuo bambino

Pubblicato il 17 febbraio 2014 | Categoria: Diete, La dieta nell'età dell'infanzia

Una corretta alimentazione garantisce all’organismo una crescita equilibrata ed in salute. Curare l’alimentazione sin da piccoli è fondamentale per evitare che il sovrappeso porti con sé problemi alla salute fisica e psicologica del bambino.

Come afferma il nostro dietista, il dottor Davide Bianchini, “sottovalutare il problema può essere molto pericoloso perché l’obesità infantile aumenta il rischio di importanti patologie croniche come il diabete tipo 2, le malattie ischemiche del cuore, l’ictus, l’ipertensione arteriosa, le osteoartriti e alcuni tipi di cancro (corpo dell’utero, colon e mammella), giusto per citarne alcune. Purtroppo un bambino obeso, se non si interviene, ha un’alta probabilità di rimanere obeso nell’età adulta”.

Si stima che circa il 40% dei bambini ed il 60% degli adolescenti obesi rimarranno tali anche in età adulta, con tutte le conseguenze negative del caso. I bambini hanno bisogno di un apporto calorico e una composizione del piatto diversa da quella dei grandi, cosa che spesso viene dimenticata. Inoltre spesso si eccede in grassi, convinti che i bambini non debbano avere limiti. In tempi di crisi, poi, la dieta dei bambini rischia di impoverirsi poiché le scelte alimentari degli italiani si rivolgono più facilmente a cibi di scarsa qualità, gustosi, poco costosi ma ad elevata densità energetica. A ciò va aggiunto che il progressivo cambiamento dello stile della vita e dei ritmi lavorativi hanno portato a profonde modificazioni delle abitudini alimentari familiari, con la diffusione nella popolazione infantile di una alimentazione scorretta, con consumo eccessivo di calorie, proteine di origine animale, grassi saturi, sodio e carenza di glucidi complessi, fibra, vitamine e sali minerali.

Agli errori nutrizionali si associa altresì la monotonia della dieta, una errata distribuzione delle calorie nella giornata, una prima colazione assente o insufficiente, pasti nutrizionalmente non adeguati intervallati da numerosi spuntini, etc.

Qual è il fabbisogno energetico di un bambino?

La giornata alimentare del bambino deve essere distribuita in modo razionale, dunque una buona prima colazione dovrebbe prevedere il 15% delle calorie totali, a metà mattinata sarebbe bene consumare uno spuntino leggero (5% delle calorie totali) seguito da un pranzo equilibrato (40% delle calorie totali), nel pomeriggio il piccolo dovrebbe consumare una merenda nutriente contenente il 10% delle calorie totali per  concludere con una cena variata (30% delle calorie totali).

Quali sono le corrette abitudini alimentari da trasmettere al bambino?

La prima importate abitudine alimentare da impartire al piccolo è quella di consumare una prima colazione sana e nutriente in modo tale da poter cominciare bene la giornata. Quello della prima colazione, purtroppo, è un momento alimentare troppo spesso trascurato, soprattutto in età scolare. Inoltre, è stato ormai noto che saltare la prima colazione, oltre a causare ipoglicemia secondaria al digiuno, ridotta concentrazione mentale, si correla positivamente con l’obesità.

Infatti, una prima colazione assente e scarsa induce dei circoli viziosi che portano degli squilibri nutrizionali nella dieta giornaliera del bambino. Per quel che riguarda lo spuntino di metà mattina deve essere nutriente e leggero per non compromettere l’appetito a pranzo perciò vanno evitati snacks, patatine, focacce, panini con salumi, bibite zuccherate che compromettono l’appetito a pranzo e provocano squilibri nella dieta giornaliera. Bisogna porre particolare attenzione anche alla merenda pomeridiana ed evitare di far mangiare al piccolo panini con salumi, pizze, focacce, patatine fritte, snacks, dolci elaborati con creme, gelati alla panna.

La merenda, inoltre, deve essere calibrata in relazione all’attività fisica svolta dal bambino. I pasti principali, cioè il pranzo e la cena, devono essere variegati perciò è bene informarsi sulle pietanze che il piccolo consuma nella mensa scolastica. Dunque è preferibile alternare le fonti proteiche, quindi se per esempio, il menù scolastico prevede a pranzo la carne, la sera bisognerà alternare con pesce, cereali e legumi, uova, formaggio. La frequenza di consumo settimanale degli alimenti consigliata da distribuire tra pranzo e cena prevede il consumo di legumi con cereali almeno 2-3 volte alla settimana, la carne rossa una volta alla settimana mentre quella bianca 2-3 volte. Il pesce andrebbe consumato 2-3 volte alla settimana, le uova 2 volte alla settimana, i formaggi 3 volte alla settimana e i salumi non più di 1 volta alla settimana.

Quali sono le scorrette abitudini nutrizionali?

È importante essere consapevoli che la prevenzione di sovrappeso e obesità nei bambini passa innanzitutto attraverso abitudini nutrizionali adeguate. A tal proposito vi sono alcuni accorgimenti da seguire. Innanzitutto è necessario evitare un eccesso calorico rispetto alla spesa energetica totale quotidiana ed un’errata ripartizione calorica nella giornata, con carenze al mattino ed eccessi la sera. Anche il consumo di alimenti troppo ricchi in energia e di ridotto valore nutritivo nello spuntino a scuola e come merenda pomeridiana vanno limitati.

È consigliabile non abituare il piccolo  a nutrirsi nei fast-food che propongono alimenti con preparazioni ad elevato contenuto di energia, grassi saturi, sale, zuccheri semplici, ma poveri di fibra e vitamine. È di preponderante importanza non abituare il vostro bambino a consumare i pasti davanti alla TV, difatti concentrarsi su un programma televisivo rende distratti e non ci si rende conto di quanto e cosa si sta mangiando, conseguentemente la difficoltà a controllare l’assunzione di alimenti favorisce l’insorgenza del sovrappeso. Fin dai primi mesi di vita, inoltre, è fondamentale stimolare il bambino al movimento e al gioco, riducendo, quando diventa più grande, le ore trascorse davanti alla televisione e al computer e favorendo le attività all’aria aperta, anche nei mesi invernali. I genitori devono essere responsabili di ciò che il bambino mangia ma è bene lasciate che il vostro bambino decida quanto mangiare.

Questo è importante poiché consente ai bambini di entrare in sintonia con i propri appetiti e imparare a smettere di mangiare quando si sentono pieni. I piccoli non hanno bisogno di mangiare tanto quanto gli adulti perciò sarebbe opportuno evitare di fare “pulire i piatti” degli adulti prima di lasciare il tavolo.

Come fare per invogliare i bambini a mangiare le verdure?

Il consumo di verdure è una componente importante di una dieta sana, esse infatti forniscono fibra, vitamine, minerali e antiossidanti. Comunque, motivare i bambini ad aumentare il proprio apporto di questo gruppo alimentare rappresenta spesso una sfida. Infatti molti genitori riscontrano delle vere e proprie difficoltà nel proporrei ai propri piccoli delle pietanze a base di verdure, ma riuscirci è fondamentale in quanto le preferenze alimentari dei bambini possono determinare il loro futuro comportamento alimentare.

Le preferenze alimentari, dunque, si sviluppano attraverso l’infanzia e i genitori hanno un ruolo vitale nel promuovere un comportamento alimentare sano. L’ambiente in cui il bambino si sviluppa e si alimenta è molto influenzato dai genitori e riveste un ruolo importante perciò è bene creare un ambiente piacevole all’interno del quale i nuovi alimenti non vengono introdotti in modo coercitivo. Così facendo un bambino svilupperà più probabilmente una preferenza per questi pasti. È molto importante puntare anche sui colori mettendo nei piatti cibi colorati che stimolano l’appetito dei più piccoli. Per farlo basta mettere nel piatto tante piccole porzioni degli alimenti che appaiono colorati e quindi appetibili anche ai bambini.

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