Pubblicato il 13 febbraio 2014 | Categoria: Diete, Le diete più famose
La dieta Atkins, chiamata anche Atkins Nutritional Approach, è una dieta pensata e stilata dal Dottor Robert Atkins e la caratteristica principale è il basso tenore di carboidrati. È stata rivista più volte: la prima volta è stata pubblicata nel 1972 nel libro “ Dr. Atkins’ Diet Revolution “; successivamente è stata corretta nel libro “Dr. Atkins’ New Diet Revolution”.
La dieta Atkins, quindi, limita l’utilizzo nell’alimentazione dei cibi con alto contenuto di carboidrati, tenendo invariato l’apporto di cibi con le proteine e i grassi.
Questo regime alimentare nasce sia per quelle persone che intendono perdere peso, sia per chi, invece, vuole mantenere invariato il proprio peso. Secondo il dottor Robert Atkins, questo regime alimentare può essere utile anche per l’aumento delle energie per affrontare alcune patologie, come ad esempio la pressione alta o le sindromi che colpiscono il metabolismo.
È possibile prendere in considerazione questa alimentazione per diversi motivi:
È di fondamentale importanza, prima di iniziare una dieta o prima di cambiare alimentazione, rivolgersi ad uno specialista, soprattutto se si è affetti da patologie come il diabete.
Secondo il dottor Robert Atkins, alcuni problemi di salute, come ad esempio l’obesità, possono essere anche dovuti ad alimentazioni a basso contenuto di grassi ma ricche di carboidrati. Infatti, chi decide di seguire questa alimentazione, non dovrà rinunciare ai grassi contenuti nei cibi come la carne, piuttosto si dovrà tenere sotto controllo il consumo dei carboidrati; inoltre, la dieta di Atkins sostiene che consumare dei grassi naturali è molto importante.
Fra i carboidrati da eliminare ci sono:
Questi carboidrati potrebbero condurre a degli squilibri di zucchero nel sangue, ad un aumento di peso e ad alcuni problemi cardiovascolari: per questo motivo l’Approccio Nutrizionale Atkins ha lo scopo di eliminare i carboidrati e, allo stesso tempo, incoraggia a consumare più proteine e più grassi naturali. È da sottolineare che il Dottor Robert Atkins precisa che non si tratta in alcun modo di una dieta iperproteica.
La dieta ha subito più variazioni, anche dopo la morte del suo fondatore nel 2003. In una mutazione del regime alimentare sono stati introdotti alimenti come la verdura. Ad oggi, infatti, la dieta incoraggia anche al consumo di alimenti con alto contenuto di fibre. Ciò significa che la dieta è prevista anche per le persone con abitudini alimentari tendenzialmente vegetariane o vegane. La dieta Atkins, oltre alla diminuzione del consumo di carboidrati, non richiede un massimo di porzioni o un conteggio delle calorie, ma è richiesto solo per i pasti in cui è prevista la presenza di carboidrati.
Secondo Atkins, grazie alla diminuzione del consumo di carboidrati, il corpo tenderà a bruciare le riserve di grasso presenti nel corpo, si regolarizzerà il livello di zucchero nel sangue e aumenteranno le energie. Il sistema di Atkins non farà sentire il senso di fame. Dopo aver raggiunto il peso desiderato, il regime alimentare può essere cambiato in base alle esigenze dell’organismo in modo da poter tenere sotto controllo il peso ideale, senza perdere o aumentare il peso.
Atkins afferma che l’esercizio fisico non è di fondamentale importanza per la perdita di peso. Ovviamente, Atkins riconosce che le attività fisiche sono importanti per la perdita di peso e per la salute generale del corpo. La dieta Atkins suggerisce, per chi non svolge alcun tipo di attività fisica, di abituarsi inizialmente al nuovo regime alimentare.
La dieta del dottor Robert Atkins è stata strutturata in più fasi: a seconda dell’obiettivo finale è possibile iniziare la dieta da una delle prime tre fasi.
Le fasi sono quattro in totale, e cioè:
Durante la fase 1, gli alimenti da utilizzare sono divisi per pasto.
Quando si inizia una dieta è fondamentale non avere fretta: i risultati potrebbero non essere subito evidenti, infatti ogni organismo reagisce in modo diverso e con tempi diversi. Il dottor Roberto Sori, medico chirurgo specializzato in scienza dell’alimentazione, specifica che “un altro fondamentale elemento è poi quello di darsi tempo, i cambiamenti metabolici volti all’utilizzo dei grassi di deposito hanno dei tempi biologici che non possono essere ignorati. Dimagrire significa perdere tessuto adiposo e non solo peso”.