Quali sono le proprietà dei mirtilli?

Pubblicato il 20 gennaio 2014 | Categoria: Valori nutrizionali della verdura e della frutta

Il mirtillo (Vaccinium Myrtillus) è un piccolo arbusto molto diffuso nelle zone boscose, di altezza compresa tra i 20 e i 60 cm, con foglie ovali e seghettate, appartenente alla famiglia delle Ericaceae.

Il mirtillo generalmente si trova in Eurasia e in America del Nord; in Italia il genere Vaccinium è presente solo nel Nord e sui monti del Centro. Tale frutto possiede innumerevoli proprietà benefiche che variano a seconda della specie che si considera: mirtillo nero, rosso e blu.

Uno studio condotto sugli antiossidanti del mirtillo e sui loro potenziali benefici per il sistema nervoso e per la salute del cervello ha evidenziato come l’assunzione di questo frutto possa influire positivamente sulla memoria.

Lo studio è stato condotto su soggetti adulti (età media di 76 anni) ai quali sono state fatte consumare tra 2 e 2 tazze e mezzo di succo di mirtillo al giorno. Per preparare ogni tazza di succo sono stati utilizzati circa 750 g di mirtilli. L’esperimento ha avuto una durata di 12 settimane, al termine delle quali i partecipanti hanno evidenziato un miglioramento dei punteggi ottenuti su due diversi test delle funzioni cognitive tra cui la memoria.

Gli autori dello studio affermano, sulla base dei risultati ottenuti, che i mirtilli potrebbero rivelarsi utili non solo per il miglioramento della memoria, ma per rallentare o posticipare l’insorgenza di altri problemi cognitivi frequentemente associati con l’invecchiamento.

 Quali sono le proprietà del mirtillo?

Come abbiamo già detto i mirtilli sono ricchi di sostanze benefiche, sono ipocalorici e ricchi di vitamine e minerali:

  • acido citrico, che svolge una funzione protettiva per le cellule
  • vitamina A, importante per la vista, la pelle e la struttura ossea
  • vitamina C, utile per migliorare la circolazione del sangue e rafforzare le difese immunitarie
  • mirtillina e antocianine, essenziali per rigenerare i tessuti e rafforzare le pareti dello stomaco per combattere la gastrite
  • tannini, che hanno un effetto depurativo benefico per il fegato e la digestione.

Questo frutto quindi, oltre ad essere buono, può essere tranquillamente utilizzato in una dieta ipocalorica grazie al bassissimo apporto calorico: 100 g di mirtilli contengono 57 calorie e sono costituiti per il 93% di carboidrati che forniscono un apporto proteico di circa il 5% e il 2% di grassi.

Esaminiamo adesso le qualità delle diverse tipologie di mirtillo:

Mirtillo nero

Il mirtillo nero si presenta sotto forma di bacche di colore nero violaceo, i frutti maturano nel periodo estivo luglio-agosto. Il mirtillo nero è quello a cui vengono riconosciute il maggior numero di proprietà benefiche per l’organismo umano; deve il suo colore alla presenza di antociani, che sono dei pigmenti blu aventi diverse funzioni nella pianta, tra cui quella di difenderla dai radicali liberi e dai raggi ultravioletti.

Le principali sostanze presenti nel frutto sono costituite da zuccheri, diversi tipi di acidi tra cui l’acido citrico (che protegge le cellule), l’acido idrocinnamico e il gamma-linolenico. Inoltre, questo frutto contiene la vitamina B9, i tannini e le antocianine, presenti in grande quantità, che rendono i tessuti capillari più forti ed elastici. Il tipico sapore asprigno è invece conferito dall’acido ossalico.

Ricorrere alle proprietà benefiche del mirtillo, infine, è particolarmente indicato per i pazienti colpiti da insufficienza venosa.

Mirtillo rosso

Il mirtillo rosso, detto anche mirtillo americano, si presenta sotto forma di piccole bacche di colore rosso vivo. La differenza con il mirtillo nero non è da attribuire solo al colore e al sapore, ma anche alla consistenza delle foglie, che si presentano coriacee, lucenti e persistenti.

Il mirtillo rosso (ricco di ferro, vitamina C e fibre) è considerato dagli esperti un alimento sano e curativo. In medicina i mirtilli rossi vengono utilizzati per la prevenzione e la cura delle infezioni alle vie urinarie (in particolar modo sono utilizzati per combattere la cistite provocata da Escherichia coli, riducendone la quantità nelle urine), come afferma anche il dottor Andrea Martinez, medico chirurgo di Roma: “Per la cistite è utile assumere Cranberry, estratto di semi di pompelmo e Uva ursina: il Cranberry (Vaccinium macrocarpon, la varietà americana del nostro mirtillo rosso) ha proprietà benefiche contro la cistite ricorrente ed altre infezioni urinarie provocate spesso da Escherichia coli”; le proprietà benefiche di tale frutto possono essere utilizzate anche per quanto riguarda le micosi e i virus.

Quantità ridotte di mirtilli rossi possono, inoltre, ridurre il livello di calcio nell’urina, evitando situazioni di aggravamento, per chi soffre di calcoli renali. I mirtilli rossi sono utilizzati anche come coadiuvante in caso di diarrea, nelle stitichezze, nei problemi legati al colon irritabile e alle emorroidi.

Infine, non sono da sottovalutare le proprietà rinfrescanti, astringenti, toniche e diuretiche dei mirtilli rossi, i quali contengono numerosi principi attivi, fra cui le vitamine A e C, l’acido citrico e quello malico, la mirtillina, il fosforo, il calcio e il manganese. L’azione di queste vitamine è apprezzabile soprattutto per quanto riguarda i problemi legati ai capillari (ne rinforzano le pareti). Ecco perché in caso di couperose gli specialisti prescrivono creme a base di mirtilli.

Mirtillo blu

Il mirtillo blu è un frutto di colore blu opaco dal sapore dolce e a tratti acidulo. Questo frutto è utilizzato per curare alcuni stati infiammatori e sembra che contenga anche sostanze ad effetto antitumorale come le antocianine, i tannini e i flavonoidi che inibiscono parzialmente le fasi di sviluppo delle cellule tumorali.

Mirtillo per combattere l’Alzheimer

Secondo quanto riscontrato dagli scienziati dell’Università Tufts, a Boston, il mirtillo nero sarebbe un potente antidoto per migliorare la memoria ed ottenere un effetto positivo sull’equilibrio e sulla coordinazione motoria.

Dopo aver sottoposto alcuni piccoli topi “anziani” ad una dieta arricchita di bacche blu, gli scienziati hanno osservato un notevole miglioramento delle loro attività motorie e comportamentali. Anzi, il processo di invecchiamento sembrava addirittura retrocedere. Gli studiosi hanno rilevato che le molecole responsabili di questo straordinario “ringiovanimento” sono le antocianine, presenti, con una diversa percentuale, anche nelle fragole e negli spinaci.

Le antocianine intervengono neutralizzando i radicali liberi, che stressano le cellule, facendole invecchiare prima e spesso danneggiandone il DNA, fenomeno che porta alla degenerazione tumorale.

Quali possono essere gli effetti indesiderati legati all’assunzione dei mirtilli?

Ad oggi non sono noti effetti indesiderati importanti legati all’assunzione di questo frutto, anche se la somministrazione a dosi elevate e per lunghi periodi può dar luogo a intossicazione da idrochinone e può provocare problemi di allergie in soggetti ipersensibili.

Inoltre, dosi molto elevate di mirtillo possono interferire con farmaci anticoagulanti o antiaggreganti.

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