Spremitura a freddo: tra moda e dubbi scientifici

Pubblicato il 17 novembre 2015 | Categoria: Curiosità culinarie, Miti e leggende

Una nuova moda: la spremitura a freddo

Una delle nuove “mode” che si sta seguendo ultimamente è quella della cosiddetta “spremitura a freddo“.

Secondo i seguaci di questa tendenza, i succhi spremuti a freddo conterrebbero più enzimi, vitamine e minerali di quelli fatti con una centrifuga tradizionale.

Heidy Jameel, del Sydney’s Lucky You Juice Cleanse, ritiene che la frutta e la verdura spremute a freddo mantengano la massima quantità di nutrienti. In particolare, i succhi verdi migliorano la circolazione del sangue perché contengono clorofilla, che ossigena il sangue, dona luminosità agli occhi e alla pelle. Altro vantaggio offerto dai succhi verdi è di migliorare le papille gustative e far sì che si abbia minor desiderio di mangiare cibi grassi. Jameel consiglia, per iniziare, un frullato di sedano, spinaci, cetriolo e limone o, se si preferisce bere bevande più dolci, un frullato di mango, banana, spinaci e cavolo. Ritiene che sia meglio fare questi frullati a casa propria perché ancora non si trovano in tutti i bar.

Spremitura a freddo: cos’è e quali benefici produce

Ma cerchiamo di capire più a fondo cosa sia la spremitura a freddo e se e quali benefici produca.

Innanzitutto, il succo non viene macinato ma estratto e quindi le sostanze nutrienti e gli enzimi restano integri. Sono, inoltre, facilmente assorbibili dal nostro corpo, che diventa una spugna, contrariamente a quei cibi solidi che possono richiedere anche ore per essere digeriti.

La spremitura a freddo, in inglese Cold Press o High Pressure Processing, è un processo del tutto rispettoso dell’ambiente che conserva freschezza, gusto e valore nutrizionale. I succhi di frutta vengono sigillati in materiali resistenti al’acqua, condizione necessaria per sopportare la pressione idrostatica, che può durare fino a qualche minuto.

I dubbi degli scienziati

La scienza ha, però, dei dubbi riguardo gli effettivi benefici di questa tecnica.

Innanzitutto, i frullatori ritenuti idonei a tale procedimento hanno prezzi elevati.

Poi, sono delle centrifughe che possono degradare le vitamine degli alimenti poiché li espongono a calore e ossigeno e non è detto che le sostanze che restano nel frullato siano tutte quelle di cui il corpo ha necessità. Il frullatore cambia le sostanze nutritive che si ottengono nel fluido finale.

Molte ricerche dimostrano che i materiali utilizzati nei processi di spremitura a freddo svolgono un buon lavoro nel preservare i micronutrienti utili al trattamento termico, che aumenta la temperatura del succo per uccidere eventuali insetti all’interno. Ma non è possibile generalizzare questo aspetto benefico per ogni sostanza nutriente come, ad esempio, il magnesio, il ferro e il calcio.

Studi fatti sui pomodori hanno dimostrato che questo processo non è sempre positivo su di essi. Infatti, come sappiamo, i pomodori contengono licopene, un ottimo antiossidante che aiuta contro l’invecchiamento e le malattie cardiovascolari. Ciò che, però, forse in molti non sanno è che il licopene ha, in realtà, due strutture, chiamate isomeri: isomeri trans e isomeri cis. Nei pomodori rossi troviamo l’isomero trans che non è facilmente assorbibile dal nostro organismo. In alcuni casi, però, l’aggiunta di calore lo trasforma in isomero cis, che si assorbe più facilmente.

Nell’incertezza generale, è opportuno pensare che ogni organismo reagisce in modo diverso.

I batteri che rivestono l’intestino trasformano le sostanze nutrienti del cibo, che le rende più o meno assorbibili a seconda dell’organismo. Inoltre, anche la presenza degli altri composti all’interno del nostro organismo determina l’assorbimento o meno delle sostanze nutritive.

Steven Schwartz, scienziato dell’Ohio, ritiene che la fibra naturale contenuta in frutta e verdura e alla base della spremitura a freddo potrebbe rendere più difficile l’assorbimento di alcune sostanze nutrienti poiché è come se “sequestrasse” dei composti.

Gli effettivi benefici della spremitura a freddo, quindi, sono ancora da dimostrare completamente. Non è possibile stabilire una regola universale sulla giusta miscela che si può ottenere da una ricetta, né tantomeno se l’assorbimento di sostanze nutritive faccia bene al nostro corpo. E’ dimostrato che la frutta e la verdura aiutino contro le malattie cardiovascolari, ma non si sa se nei succhi ci siano gli stessi benefici, perché ciò dipende anche dalla qualità dei prodotti utilizzati.

Nel frattempo, gli studiosi consigliano di continuare a bere il succo se piace ma, finché non siano accertati gli effetti positivi della spremitura a freddo, non vale la pena spendere tanto nell’acquisto dei frullatori.

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