Vitamine e fertilità

Pubblicato il 24 giugno 2014 | Categoria: Dieta come terapia

La gravidanza è uno dei momenti più importanti e delicati nella vita di una donna, in cui giocano un ruolo rilevante fattori sia psicologici che fisici. Particolare attenzione va dedicata in questo periodo agli aspetti nutrizionali, decisivi non solo per garantire alle mamme uno stato ottimale di salute, ma anche per evitare il rischio di malformazioni o malattie a carico dei nascituri. Oltre all’aumento del fabbisogno energetico (valutato in circa 300-400 kcal al giorno), la donna in gravidanza deve far fronte anche a un maggiore fabbisogno di vitamine e minerali. 

Cosa sono e a cosa servono le vitamine?

Senza vitamine non potremmo vivere! Queste sono indispensabili per il normale funzionamento di tutti i nostri processi biologici; sono sostanze essenziali per l’alimentazione umana e devono essere assunte con il cibo poiché non vengono sintetizzate dall’organismo umano. La prima vitamina, la A, fu identificata nel 1911 e fu così chiamata perché conteneva un gruppo amminico. Le vitamine si dividono in liposolubili (A, D, E e K) e idrosolubili (C e gruppo B).

Le vitamine liposolubili sono trasportate dai grassi e vengono immagazzinate nel tessuto adiposo; se sono troppe vengono smaltite lentamente e questo può causare seri problemi di salute:

  • vitamina A: è importante per la visione e per il sistema immunitario. La assumiamo in forma provitaminica dai tessuti animali (fegato, latte, uova e pesce) e dai carotenoidi di alcuni vegetali (quelli di colore giallo-arancione e quelli a foglia verde);
  • vitamina D: è utile per il mantenimento della mineralizzazione delle ossa perché partecipa al processo di fissazione del calcio. Grazie alla luce del sole è possibile sintetizzarla senza doverla assumere dalla dieta. In particolare la sintetizzazione e l’accumulo avviene nei mesi estivi per essere utilizzata in quantità costante anche nei mesi invernali;
  • vitamina E: aiuta il nostro organismo a combattere l’ossidazione provocata dai radicali liberi, in particolare nelle membrane cellulari, e aiuta il corretto funzionamento del sistema nervoso centrale. È presente in natura come tocoferolo, un potente antiossidante caratteristico di cereali, ortaggi, frutta, semi e quindi degli oli vegetali;
  • vitamina K: partecipa al processo di coagulazione del sangue. Ne sono ricchi gli ortaggi a foglia verde, carne, legumi, formaggi e prodotti lattiero caseari. Viene anche sintetizzata dai batteri intestinali per cui è estremamente difficile che negli adulti si possano verificare carenze.

Le vitamine idrosolubili non si accumulano e vengono eliminate rapidamente con le urine. Per questo devono essere introdotte con regolarità attraverso il cibo:

  • gruppo B: comprende 8 vitamine che intervengono nel funzionamento del sistema nervoso, del fegato e partecipano al metabolismo del glucosio, dei grassi e delle proteine. Sono estremamente diffuse nel regno vegetale, ma anche in quello animale;
  • vitamina C: ha azione antiossidante ed è essenziale per il buono stato di vasi sanguigni, ossa e denti. La sua carenza può indurre facili sanguinamenti ed ematomi, perdita dei denti e, per privazioni prolungate nel tempo, addirittura lo scorbuto. 

Importanza delle vitamine per la fertilità e in gravidanza

Uno stile di vita sano è un elemento imprescindibile quando si decide di avere un bambino. Prima, durante e dopo la gravidanza l’apporto di vitamine e minerali è fondamentale non solo per il benessere della madre ma anche per il corretto sviluppo degli organi vitali del nascituro. Vediamo quali sono le vitamine e i sali minerali più importanti:

  • vitamina A: o retinolo, favorisce la differenziazione cellulare, la riproduzione, la crescita del feto e rinforza il sistema immunitario. Bisogna però evitare un consumo eccessivo;
  • gruppo B : è un gruppo di vitamine molto importanti per la fertilità e il loro assorbimento è inibito da fumo, alcol, stress e antibiotici. La dottoressa Roberta Madonna, nutrizionista, ci ricorda che: “L’alcool ostacola l’assorbimento del folato e ne aumenta l’escrezione; anche il fumo ha un effetto negativo. La dilantina, i barbiturici, il metotressato e gli estrogeni, impoveriscono il corpo di folato.” L’ipotalamo che rilascia gli ormoni sessuali è molto sensibile alle carenze di vitamina B. In particolare:
  • vitamina B1: la carenza di questa vitamina è associata ad assenza di ovulazione o a mancato impianto dell’ovulo;
  • vitamina B2: la sua carenza è associata a sterilità, aborto spontaneo e scarso peso alla nascita. Il fegato sfrutta la vitamina B2 per eliminare gli ormoni che hanno esaurito il loro compito e che potrebbero, se accumulati, interferire nelle comunicazioni per la produzione di ormoni nuovi, determinando così disfunzioni;
  • vitamina B5: importante al momento del concepimento per lo sviluppo del feto;
  • vitamina B6: importante per la formazione degli ormoni sessuali femminili;
  • vitamina B9: o acido folico, è importante per un corretto sviluppo embrionale e fetale, in particolare per la prevenzione di una grave malformazione nota come spina bifida. Interviene, inoltre, nella formazione dei globuli rossi, nella costruzione del patrimonio genetico e nella produzione di aminoacidi;
  • vitamina B12: o cobalamina, è coinvolta nella sintesi del materiale genetico, nel metabolismo di alcuni aminoacidi e nella formazione dei globuli rossi. Insieme all’acido folico, aiuta a prevenire le malformazioni fetali e previene, inoltre, le malattie vascolari e l’anemia materne;
  • vitamina C: o acido ascorbico, serve per la formazione del collagene, contrasta l’attività dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare, migliora l’assorbimento del ferro, rinforza le difese immunitarie;
  • vitamina D: utile per il metabolismo di calcio e fosforo, favorisce la mineralizzazione dello scheletro;
  • vitamina E: o tocoferolo, è un potente antiossidante poiché previene l’ossidazione degli acidi grassi poliinsaturi nelle membrane cellulari e aiuta a prevenire la gestosi;
  • zinco: aiuta al mantenimento dei livelli ormonali negli uomini e nelle donne. È una componente importante del liquido seminale;
  • ferro: la carenza può influire negativamente sulla fertilità, mentre una sua adeguata presenza può aiutare a prevenire gli aborti spontanei. In gravidanza il fabbisogno di ferro aumenta, sia perché aumenta il volume di sangue in circolo, sia perché il ferro contribuisce allo sviluppo del sistema nervoso fetale;
  • selenio: una carenza di selenio è associata a infertilità e rischio di aborto;
  • calcio: è utilissimo per lo sviluppo del sistema scheletrico del feto. Una carenza di calcio si associata a peso ridotto alla nascita e a nascite premature;
  • magnesio: come nel caso del selenio, una sua carenza è associata a infertilità e rischio di aborto;
  • manganese: secondo alcuni studi una carenza di manganese è associata a disfunzioni nell’ovulazione e inibisce la sintesi di ormoni sessuali;
  • co-Enzima Q10: la sua integrazione può innalzare i tassi di fertilizzazione nelle pratiche di fecondazione in vitro;
  • iodio: è un costituente degli ormoni tiroidei, interviene nella formazione, nella crescita e nello sviluppo di vari organi (ha un ruolo cruciale nella maturazione del cervello) e apparati, oltre che nel metabolismo glucidico, lipidico e proteico. Una sua carenza potrebbe causare ipotiroidismo, cretinismo e neonati piccoli per età gestazionale.

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