Lo champagne fa bene al cuore

Pubblicato il 19 febbraio 2014 | Categoria: I vini e la salute, Ricette

Nelle occasioni più gioiose e nelle feste, si è soliti brindare con lo champagne.

Da oggi avrete un motivo in più per farlo, poiché è stato scientificamente provato che  lo champagne fa bene alla salute.

La storia dello Champagne arriva da molto lontano e comincia con la coltivazione delle prime viti nella Francia settentrionale. Questa bevanda è probabilmente l’unico vino al quale sia stato attribuito un inventore, l’abate benedettino Dom Pérignon.

In realtà, i vini della regione della Champagne erano conosciuti fin dal Medioevo e venivano prodotti principalmente dai monaci che lo usavano come vino da messa. Dietro la storia dello champagne si celano tante storie ed aneddoti che ne hanno accresciuto la popolarità.

Una di queste riguarda il fatto che Dom Pérignon fosse un esperto assaggiatore di vini e che in punto di morte avrebbe rivelato la ricetta segreta dello champagne, o ancora il fatto che la forma del bicchiere a coppa in cui veniva servito fosse stata modellata sulla forma, considerata perfetta, del seno di “Madame de Pompadour”, e così via discorrendo. Rimane il fatto che lo champagne è un vino la cui notorietà è diffusa in tutto il mondo, ed il cui uso ha assunto valenza simbolica in varie situazioni.

Uno studio pubblicato sulla rivista dell’Accademia Americana delle Scienze ‘PNAS’, condotto da Gerard Liger-Belair del dipartimento di Enologia e Chimica Applicata della Faculté des Sciences di Reims in Francia, rivela che le bollicine sono cariche di composti aromatici o di molecole precursori di altre molecole aromatiche che poi, subendo alcune modifiche chimiche, sprigionano aromi irresistibili.

Tali molecole aromatiche hanno la particolarità chimica di essere per metà attratte dall’acqua per metà idrofobe. Questo fa sì che rimangano intrappolate nelle bollicine in risalita nel calice; una volta risalite le bollicine scoppiettano e liberano gli aromi quali imolo e mircene che hanno un peso molecolare elevato, agendo così come feronomi sull’ipotalamo. Ciò determina un effetto benefico anche sul sesso, poiché i profumi di peso molecolare elevato contenute nelle bollicine, agiscono come feromoni sull’ipotalamo, da dove partono gli stimoli diretti agli ormoni sessuali.

Ad esempio l’eiaculazione precoce spesso, nei meno gravi, può essere combattuta con una flûte di spumante, prima dell’incontro amoroso, per ottenere lo stesso effetto del Prozac. Lo stesso dicasi per la frigidità femminile. Lo champagne, ovviamente, non funge da cura e non si sostituisce ad essa, ma aiuta parecchio perché armonizza e intensifica l’attività dei circuiti nervosi. A ciò vanno aggiunti i benefici fisici derivati dall’acidità, dai polifenoli.

Quali sono le proprietà degustative dello champagne?

Dal punto di vista degustativo, lo champagne ha la capacità di esaltare il gusto dei piatti più complessi e sofisticati. Inoltre, stimola e contribuisce alla scoperta di dettagli degustativi, che altrimenti rimarrebbero ignoti. Grazie a questa importante peculiarità, è possibile accedere ad una molteplicità di sensazioni.

Quali sono i benefici dello champagne?

Lo champagne è, innanzitutto, un ottimo disintossicante. Molte delle sue componenti, inoltre, concentrando il loro effetto sulla serotonina servono a combattere l’insonnia.

In ogni flûte di spumante ci sono poi 150 microgrammi di sostanze anti aterosclerosi, è quindi utile anche contro l’invecchiamento; infatti un consumo corretto di spumante aumenta la quantità di Hdl (High Density Lipoprotein) che è la principale forma di difesa dell’organismo nei confronti dell’aterosclerosi.

L’arteriosclerosi consiste nella formazione delle placche all’interno delle arterie a seguito del depositarsi nella parete arteriosa di sostanze circolanti nel sangue, ad es. il colesterolo. Si forma così un indurimento circoscritto della parete del vaso che tende ad accrescersi all’interno del vaso e a restringerne progressivamente il calibro, riducendo, di conseguenza, l’apporto di sangue, ossigeno e sostanze indispensabili alla vita di quei tessuti che l’arteria deve nutrire”, a spiegarlo è il nostro chirurgo vascolare, dottor Domenico Cecere.

Nello champagne, inoltre, è stata rilevata una concentrazione di polifenolo, che ha una forte azione antiossidante, e la presenza di cumarine, ovvero delle molecole aventi proprietà anticoagulanti.  I benefici tratti dal bere champagne sono dovuti anche all’aumento della produzione di ossido nitrico tipico di chi beve abitualmente vino. L’ossido nitrico, infatti, riduce l’aggregazione delle piastrine, rendendo difficile la formazione di trombi e l’occlusione delle arterie. Di recente sono stati presi in esame anche gli effetti anticancerogeni dello spumante (soprattutto per il colon) dovuti alla presenza al suo interno del resveratrolo.

Lo champagne fa bene al cuore?

Uno studio pubblicato dal British Journat of Nutrition, afferma che due bicchieri di spumante al giorno possono far bene al cuore e aiutare la circolazione. Più specificamente, i ricercatori hanno scoperto che bere spumante ogni giorno in quantità moderate genera dei miglioramenti nel funzionamento dei vasi sanguigni. Questo vino aumenta, infatti, la disponibilità di ossido nitrico, che è una molecola attiva a livello vascolare nel controllo della pressione sanguigna.

Tutto ciò si verifica in quanto questa bevanda contiene al suo interno i polifenoli, agenti di origine vegetale derivati dai grappoli di uva rossa e bianca da cui si ricava lo spumante. Lo scienziato Jeremy Spencer, del dipartimento di scienze nutrizionali britannico, ha spiegato come le sue ricerche abbiano dimostrato che bere circa due bicchieri di spumante al giorno, può avere benefici effetti sul funzionamento dei vasi sanguigni, in maniera analoga a quanto osservato per il vino rosso. Quando si beve lo spumante, i polifenoli di cui è ricco, entrano nel flusso sanguigno agendo sul sistema vascolare. Sembra, inoltre, che abbiano la capacità di rallentare l’eliminazione naturale dell’ossido nitrico dal sangue permettendo a questo di dare i suoi effetti benefici sul sistema circolatorio più a lungo. Alti livelli di ossido nitrico nel sangue come conseguenza dello bere spumante possono avere benefici effetti perché oltre ad aumentare il flusso sanguigno aiutano a ridurre la pressione e la possibilità di addensamenti sanguigni. Ciò riduce la possibilità di malattie cardiovascolari e infarto.

Lo champagne fa bene alla memoria?

Secondo una ricerca dell’Università di Reading (in Gran Bretagna) il consumo regolare dello champagne migliorerebbe la memoria spaziale. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Antioxidants & Redox Signaling e i test eseguiti per giungere alla scoperta, sono  stati effettuati in laboratorio sui topi.

Per sei settimane è stato fatto consumare un estratto di acini d’uva, che ha portato un miglioramento nelle capacità di memoria spaziale, trovando l’uscita del labirinto nel 70% dei casi rispetto al 50% fatto registrare dai topi di controllo, ai quali non era stato somministrato nessun estratto. La causa di tutto ciò è la presenza degli antiossidanti contenuti nelle uve con cui si prepara lo Champagne. Tale bevanda, dunque, è in grado di migliorare le performance cerebrali, contrastando l’invecchiamento dei neuroni e neutralizzando allo stesso tempo i radicali liberi. Ovviamente queste sono conclusioni sperimentali dato che i test hanno coinvolto degli animali e non l’uomo.

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