Una dieta per la pressione alta

Pubblicato il 17 febbraio 2014 | Categoria: Dieta come terapia, Diete

Gli italiani che soffrono di pressione alta, ovvero di ipertensione, sono sempre di più. Spesso non si è nemmeno consapevoli di essere affetti da tale problema. I sintomi di valori pressori eccessivamente elevati sono, infatti, troppo vaghi per poter comprendere subito che si tratta di ipertensione.

Mal di testa, capogiri, sangue dal naso, sono sintomi di cui tenere conto, ma sono un po’ troppo vaghi nonché ricorrenti in tante altre patologie. In effetti l’ipertensione, lieve o moderata,  è asintomatica e proprio per questo motivo è importante sottoporsi a regolari misurazioni della pressione fin da giovani. La misurazione della pressione avviene mediante uno strumento medico, ovvero lo sfigmomanometro. Più specificamente, in base i valori rilevati dallo sfigmomanometro si parlerà di:

  • pre-ipertensione quando la minima si aggira tra 80-89 e la massima 120-139
  • ipertensione di I grado con la minima 90-99 e la massima 120-139
  • ipertensione di II grado con la minima oltre 100 e la massima oltre i 160

Quali sono le cause dell’ipertensione?

Tra le cause della pressione arteriosa elevata ci possono essere patologie primarie quali ipertiroidismo, scompensi ormonali, etc. Spesso il problema è frutto di fattori diversificati primo fra tutti lo stile di vita; quindi fumo, sovrappeso, sedentarietà, stress, cattiva alimentazione, sono tra le cause più frequenti, e sono quelle su cui si può intervenire facilmente.

Una pressione sanguigna elevata, inoltre, è comune in soggetti in sovrappeso od obesi. Svariati studi hanno dimostrato come la perdita di peso abbia effetti benefici nel ridurre la pressione alta. Il modo migliore per perdere peso è l’esercizio fisico, bruciare più calorie di quelle che si ingeriscono tramite allenamento ed attività fisica è l’ideale. Dunque, praticare almeno trenta minuti al giorno di moto regolare possono contribuire a rafforzare il cuore e a diminuire la pressione sanguigna.

Un ulteriore consiglio volto a permetterci di migliorare il nostro stile di vita è quello di tenere un diario alimentare. Prendere annotazioni circa gli alimenti che mangiamo, tra cui le dimensioni delle porzioni, può renderci consapevoli delle nostre abitudini sull’assunzione di cibo, aiutandoci a tagliare il superfluo riducendo le calorie e le porzioni, per perdere i chili in più e controllare il peso e la pressione sanguigna.

Che cos’è la pressione alta?

La pressione sanguigna è la forza con cui il sangue spinge contro le pareti dei vasi sanguigni. Il cuore pompa sangue nelle arterie (i vasi sanguigni) che lo trasportano in tutto il corpo. Si parla di pressione sanguigna alta, o anche appunto di ipertensione, quando la pressione nelle arterie è al di sopra del range di normalità.

Qual è lo stile alimentare da seguire  in caso di ipertensione?

Il fattore dietetico svolge un ruolo fondamentale nella gestione dell’ipertensione, sia nella forma primaria che in quella secondaria. I pazienti ipertesi devono ridurre l’apporto di sodio.

I soggetti che assumono troppo sale impediscono all’organismo di eliminare quello in eccesso. Così facendo, la quantità di sale presente nelle arterie e nelle vene aumenta, provocando un conseguente aumento di gittata cardiaca, cioè della quantità di sale che il cuore deve pompare in un minuto. A sua volta la gittata cardiaca fa innalzare la pressione arteriosa.

Dunque, quanto più sale si assume tanto più alto è il rischio di sviluppare l’ipertensione arteriosa; a confermarci ciò, e a darci ottimi consigli in merito, è la dr.ssa Anna Frumento, dietista di Savona, che ci spiega: “La dieta per l’ipertensione è molto semplice: bisogna evitare gli alimenti molto ricchi di sale (prodotti conservati in salamoia o sotto sale, cibi pronti, snack salati, salumi ed insaccati, formaggi stagionati) e le cotture al sale. Limitare inoltre l’uso dei dadi da brodo e degli estratti di carne.  Si deve porre molta attenzione durante l’aggiunta di sale in cottura ed in tavola: ricordiamoci che il senso del gusto è un’abitudine, quindi non bisogna ridurre drasticamente la quantità di sale aggiunto agli alimenti! Se si riduce a poco a poco la dose, la nostra lingua si aggiornerà e non avremo più la sensazione di insipido”.

Ketchup, maionese, senape ed in particolar modo la salsa di soia, possono contribuire ad innalzare la pressione sanguigna per via del loro contenuto di sodio. Altri alimenti di cui sarebbe bene limitare il consumo sono i cibi in scatola a cui sia stato aggiunto del sale per la conservazione. In particolare è necessario porre attenzione al contenuto di sodio presente in piselli, mais e legumi in lattina. I legumi in scatola possono essere facilmente sostituiti con la loro variante surgelata che, appunto è senza sodio aggiunto, o essiccata. Anche i salumi, oltre alla carne in scatola, il tonno o gli sgombri sott’olio, possono contenere un elevato contenuto di sodio. Soprattutto la versione affumicata e/o conservata sottovuoto. In caso di pressione alta, è bene limitare il consumo di alcol che aumenta la pressione sanguigna. Si raccomanda alle persone che bevono alcol di non superare i 30 ml di alcol al giorno.

Può essere utile inoltre orientarsi verso uno stile culinario più sobrio, moderando quindi le fritture e gli arrosti. Dunque è consigliabile moderare il consumo di:

  • cibi fritti o arrosto
  • carni grasse
  • formaggi grassi
  • pizza
  • cioccolato e dolciumi in genere
  • bevande gassate
  • alcolici e superalcolici

Quali cibi possono fanno bene a chi soffre di pressione alta?

Coloro i quali sono affetti da pressione arteriosa alta dovrebbero mangiare cibi contenenti potassio. Il potassio è un minerale essenziale per restare in buona salute, poiché lavora in sinergia col sodio per regolare la pressione sanguigna. Alimenti che si rivelano come ricche fonti di potassio sono molti frutti, come i meloni, le banane, le angurie, le arance ed il succo d’arancia, così come ancora le patate, gli spinaci e le zucchine. Altri cibi senza particolari controindicazioni sono:

  • frutta (agrumi, albicocche, ananas, angurie, banane, fragole, kiwi, meloni, pesche)
  • verdura (asparagi, carciofi, carote, cavoli, cavolfiori, cetrioli, cipolla, finocchi, indivia, lattuga, lenticchie patate, peperoni, piselli, pomodori, radicchio, sedano)
  • formaggi freschi
  • pasta
  • pane integrale
  • carni bianche
  • carni rosse magre
  • pesci magri
  • yogurt magri

In particolare, le banane e i legumi sono utilissimi per regolare la pressione. A rivelarlo è una ricerca condotta dalla Società Italiana per l’Ipertensione Arteriosa (SIIA). È emerso che l’aggiunta quotidiana di poco più di un grammo e mezzo di potassio legata ad un aumento del consumo di frutta e verdura, provoca una diminuzione del 22 per cento della rischio di essere colpiti dall’ictus e del 26 per cento per quanto riguarda i problemi cardiovascolari, primo tra tutti l’infarto. Infine, una buona notizia per i malati di pressione alta: è consigliato il consumo del cioccolato fondente ad elevata percentuale di cacao. Esso, infatti, è ricco di flavonoidi che contribuiscono a mantenere dilatati i vasi sanguigni e ad abbassare la pressione.

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