Quali sono le proprietà delle carote?

Pubblicato il 14 febbraio 2014 | Categoria: Valori nutrizionali della verdura e della frutta

La carota, il cui nome scientifico è Daucus Carota, appartenente alla famiglia delle Ombrellifere, è una pianta erbacea spontanea la cui origine probabilmente è da attribuirsi alla parte centrale del continente asiatico (Afghanistan) e che venne coltivata in Europa per scopi curativi già dai Greci. Le carote sono formate da numerosi steli con foglie simili al prezzemolo e da una radice fittonante dritta, commestibile e di color arancione, dello spessore di circa 3-4 centimetri, di forma conica e sezione cilindrica.

La lunghezza è variabile e va dai 4 ai 20 centimetri circa. Oggi la carota viene coltivata prevalentemente nei paesi del Mediterraneo, dell’Asia centrale, e della Siberia. Una caratteristica importante di questa pianta è che è in grado di tollerare numerose avversità quali: l’azione dei batteri, del boro, del gelo, dei funghi, le reazioni chimiche provocate da floride idrogeno e laterite, la presenza di un pH basso, la densità del fango, la mancanza di nutrienti nei terreni poveri, l’azione aggressiva del sale, dello smog, delle erbacce.

Possiamo distinguere diversi tipi di carota:

  • Chantenay: utilizzata principalmente nella lavorazione dei giardini, caratterizzata da foglie grandi e forti con radici di 12-15 cm di lunghezza e 3-5 cm di diametro, con estremità fine o smussata, di colore arancio intenso;
  • Danvers: utilizzata per il mercato fresco, si presenta con una chioma grande e forte, una radice di 12,5-15 cm di lunghezza e 3-4 cm di diametro, con estremità arrotondate, di colore arancione intenso con nucleo leggermente giallo;
  • Imperator: ampiamente utilizzata per il mercato fresco, presenta un fogliame grande e forte, radici di 16-18 cm di lunghezza e 2,5-4,5 cm di diametro, estremità leggermente coniche, di colore arancione intenso;
  • Nantes: usata per la casa e per il giardino, di ottima qualità, tipo corto, rado, con foglie fragili e radici di 11-15 cm di lunghezza, quasi cilindriche, con punta smussata, di colore profondo rosso-arancio intenso.

Proprietà nutritive e benefiche delle carote

La carota è ricchissima di minerali quali ferro, calcio, magnesio, rame, zinco e di vitamine come la pro-vitamina A (carotenoidi), le vitamina B e C ed è inoltre il vegetale che fornisce la maggior quantità di beta-carotene che ha la caratteristica di poter essere trasformato in vitamina A dal nostro organismo in caso di necessità. Basti pensare, infatti, che 200-300 g di carote apportano una quantità di beta-carotene pari a circa 5-10 volte il fabbisogno giornaliero raccomandato (20-25 mg a fronte di un fabbisogno stimato in 2-4 mg/die). La radice della carota è ricca di riserve zuccherine, mentre nella parte erbacea si trovano moltissimi flavonoidi, furanocumarine ed olio con molecole a basso peso molecolare: un olio quindi molto volatile, che si caratterizza per il contenuto in geraniolo, limonene, e sesquiterpeni come il daucolo.

Per le sue particolari qualità la carota rappresenta quindi un ottimo alleato per la salute del nostro corpo: agisce come efficace remineralizzante e tonificante per l’organismo. Queste proprietà la rendono indicata anche per i disturbi della crescita e negli stati di demineralizzazione e carenze vitaminiche; è consigliata inoltre in caso di astenia. Per le sue proprietà depurative e rinfrescanti viene utilizzata anche negli stati di intossicazione e nella calcolosi, ma la fama della carota è dovuta alla sua azione sulla vista. La carota, infatti, agisce come protettiva della retina, grazie alla massiccia presenza di vitamina A.

Questa sostanza fa parte della rodopsina, un pigmento della retina di grande importanza per una buona condizione visiva, in particolare nelle ore notturne. Il consumo di carote è fortemente consigliato anche in caso di emeralopia, caratterizzata da una diminuzione della funzionalità visiva quando la luce, solare o artificiale, è debole. La carota è anche utilizzata a scopo preventivo o come trattamento di integrazione nelle forme tumorali, tra cui il cancro all’utero o al seno, grazie alla presenza dei carotenoidi, sostanze ad azione antiossidante che svolgono un ruolo protettivo nei processi degenerativi delle cellule. Questi componenti infatti proteggono la delicata struttura delle membrane cellulari dall’azione ossidante distruttiva dei radicali liberi. La presenza dei carotenoidi, inoltre, stimola la produzione di linfociti T, rinforzando le nostre difese immunitarie.

E non è tutto! Le carote svolgono anche un effetto benefico per l’apparato gastrointestinale fungendo da regolatore delle funzioni intestinali: a seconda delle necessità, sono in grado di agire sia come antidiarroico che come lassativo, pertanto è possibile consumarle sia in caso di stipsi che nelle diarree. Questo vegetale svolge le sue innumerevoli funzioni benefiche anche nelle gastriti, nelle enterocoliti, nelle infiammazioni dell’intestino tenue e del colon e agisce come cicatrizzante gastrico e intestinale. La carota favorisce anche l’aumento dei globuli rossi e dell’emoglobina svolgendo quindi una funzione antiematica e può essere utilizzata anche in caso di alterazioni metaboliche come iperglicemia, ipercolesterolemia e iperuricemia.

Come consumare le carote

Le credenze comuni ci portano a pensare che le verdure debbano essere consumate crude per non perdere gran parte delle loro proprietà benefiche. Questo è vero nella maggior parte dei casi ed è proprio qua che la carota dà il meglio di sé! Infatti il betacarotene sopporta il calore e una breve cottura non è in grado di distruggerlo, anzi ne favorisce l’assimilazione, in quanto, divenendo i tessuti vegetali più morbidi, vengono trattati più facilmente dal nostro apparato digerente.

Quindi possiamo affermare che una breve cottura delle carote rende più facile l’assimilazione del betacarotene e dei suoi benefici. L’assunzione alimentare ideale è rappresentata dal succo di carote fresche che permette di sfruttare le proprietà depurative del vegetale. Per assimilare nel migliore dei modi il betacarotene, inoltre, si possono condire le carote con qualcosa di grasso, tipo olio o burro poiché il grasso aumenta la disponibilità del carotene e può far aumentare fino  a tre volte la capacità del nostro organismo di assimilarlo. Bisogna evitare nel modo più assoluto di lasciare le carote a temperatura ambiente dopo la cottura perché potrebbero formarsi sostanze con proprietà nocive per il nostro organismo.

Allergie e controindicazioni

Il consumo di carote deve assolutamente evitato dai soggetti allergici o sensibili in quanto il polline del vegetale contiene un allergene che è simile agli allergeni del polline della betulla. A causa di questa somiglianza, i pazienti allergici al polline di betulla possono avere reazioni allergiche anche alla carota. Come qualsiasi altro alimento anche la carota produce i suoi effetti benefici solo se assunta in giuste quantità. Un eccessivo consumo può provocare ipercarotenemia che porta ad un eccesso di carotene nel corpo che va a depositarsi in superficie e modifica il colorito. Gli effetti collaterali della carota si possono presentare con: orticaria, gonfiore, eruzioni cutanee, asma (come ci specifica il dottor Michele Miraglia Del Giudice, allergologo “è una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree, caratterizzata da diversi livelli di gravità.“), diarrea e reazioni anafilattiche.

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